La Procura di Napoli ha avviato un’inchiesta sulla carriera accademica di Maria Rosaria Boccia, ex aspirante consulente di Pompei, per valutare la veridicità della sua laurea e della relativa tesi. Sono stati effettuati sopralluoghi in tre università italiane, incluse la Parthenope, la Pegaso e la Luiss, per acquisire documenti come estratti curriculari, esami sostenuti e altro materiale relativo al percorso di studi. Gli inquirenti stanno esaminando il trasferimento di Boccia dalla Parthenope alla Pegaso e la congruenza della sua tesi con quella di un’altra studentessa laureata nel 2019 alla Luiss.
L’inchiesta è scaturita da una denuncia interna della Pegaso, emersa dopo la pubblicità mediatica del caso. Le indagini mirano a chiarire se Boccia abbia commesso truffa, falso in atto pubblico e plagio, con i dettagli relativi alla sua formazione accademica sottoposti a scrutinio. I magistrati stanno raccogliendo dati per confrontare gli esami e le attestazioni di entrambe le università, valutando se le accuse siano fondate.
Nel frattempo, è in corso un’altra indagine da parte della Procura di Roma per verificare se ci siano stati sprechi durante la breve collaborazione della Boccia con l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e possibili pressioni per un’assunzione. Recentemente, le forze dell’ordine hanno operato con discrezione, ricevendo accesso ai documenti necessari per le verifiche.
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Fonte: www.ilmattino.it