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venerdì – 11 Luglio 2025

Incidente Garlasco: nuove prove sul caso Chiara Poggi

Oggi, 17 giugno, ha inizio l’incidente probatorio sul caso di Garlasco, con la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani, nominati dalla giudice Daniela Garlaschelli, che analizzano nuovi reperti legati all’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007. I consulenti delle parti si confronteranno su impronte palmari e profili di Dna nell’indagine che ha come indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Emerse novità significative tra cui l’impronta 97F, rinvenuta sul muro vicino alla tavernetta dove è stato trovato il corpo di Chiara, inizialmente attribuita all’aggressore.

In aggiunta, un nuovo elemento riguarda una schizzo di sangue trovato nel vano del telefono, che avvalora l’ipotesi che Chiara abbia tentato di chiamare aiuto durante l’aggressione. Ulteriori analisi pongono l’accento su tracce ematiche attorno al telefono e alla disposizione di oggetti nella cucina, suggerendo che ci potrebbero essere state altre persone presenti il giorno dell’omicidio.

Particolare attenzione è dedicata anche alle tracce sul pigiama della vittima, suggerendo il coinvolgimento di una persona con la mano sinistra, corrispondente potenzialmente all’aggressore. Oggi comincia il contraddittorio sui vari elementi probatori; i legali di Sempio potranno controbattere le argomentazioni della procura. Tra i punti da esaminare ci sono analisi del Dna trovato sulle unghie di Chiara e campioni biologici da refundere. Gli esperti hanno 90 giorni per riferire i risultati, con scadenza fissata al 24 ottobre.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.ilmessaggero.it

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