La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato segretamente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, poco prima di un video indirizzato agli italiani, dopo aver ricevuto un’informativa di iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato. Meloni, ignara dell’informativa, aveva già incontrato Mattarella nella mattina per la Commemorazione della Memoria. La premier ha scelto di rivedere il presidente della Repubblica dopo aver discusso con il sottosegretario Alfredo Mantovano, anch’esso indagato insieme ai ministri Piantedosi e Nordio. I contenuti della conversazione rimangono riservati, rispettando le norme istituzionali. Meloni intende rispondere alle critiche della magistratura, affermando che desiderano “sostituirsi” ai politici eletti. Nonostante l’indagine, è determinata a proseguire con la proposta di separazione delle carriere tra giudici e PM, giustificando persino un possibile referendum.
Dall’altro lato, l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha respinto le affermazioni della premier, sostenendo che le critiche alla riforma non sono correlate al caso Almasri. Dopo l’avviso di garanzia, è stata rinviata l’informativa dei ministri coinvolti e dal centrosinistra è arrivata una dura risposta, chiedendo maggiore chiarezza sulle circostanze del rilascio del criminale libico. Le attività parlamentari sono sospese fino a martedì, con il Governo che valuta l’ipotesi di un segreto di Stato sul caso Almasri. Durante un dibattito televisivo, è emerso un acceso confronto tra politici sullo stato della questione, con la difesa della premier e una critica alla sua assenza in Parlamento. Il conduttore Vespa ha infine sottolineato la necessità di accettare decisioni difficili per garantire la sicurezza nazionale.