Il Ris dei carabinieri ha avviato una nuova fase delle indagini sul caso di Garlasco, dove nel 2007 fu trovato il corpo di Chiara Poggi. Gli investigatori hanno effettuato rilievi nella villetta di Via Pascoli utilizzando laser, scanner e droni per creare una ricostruzione in 3D degli spazi e per analizzare le traiettorie delle tracce di sangue.
In preparazione del maxi incidente probatorio previsto per il 17 giugno, il consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, ha sollecitato un ampliamento dei prelievi di DNA, oltre ai nomi già inseriti nella lista. Tra questi figurano Alberto Stasi, fidanzato di Chiara condannato a 16 anni, e Andrea Sempio, indagato nell’inchiesta attuale. Inclusi nella lista anche membri della famiglia Poggi, amici del fratello di Chiara e il migliore amico di Stasi, Marco Panzarasa, oltre ad alcuni esperti e soccorritori.
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato il caso Garlasco in una recente intervista, esprimendo preoccupazione per la confusione che il sistema giudiziario può causare nei cittadini. Ha sottolineato che le condanne e le assoluzioni possono apparire disgiunte, portando a processi successivi che rimettono in discussione le decisioni già prese. Nordio ha affermato di non voler commentare il caso specifico, ma ha messo in evidenza l’anomalia di condannare una persona senza un nuovo processo, dopo che è stata assolta in precedenti gradi di giudizio.
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Fonte: milano.corriere.it