L’India ha lanciato attacchi missilistici nel Kashmir e nel Punjab, causando 8 morti e 35 feriti tra i civili pachistani. Questi attacchi, secondo il governo indiano, erano mirati a campi terroristici, ma hanno colpito anche aree abitate. L’esercito pachistano ha confermato i bombardamenti e ha avviato la rappresaglia abbattendo 3 caccia indiani e diversi droni. Scontri a fuoco tra le truppe indiane e pachistane si sono intensificati lungo la Linea di Controllo.
Il ministro della Difesa indiano ha descritto l’operazione come “precisa e misurata”. Tuttavia, il governo pachistano ha condannato gli attacchi e il primo ministro Shehbaz Sharif ha affermato che il Pakistan ha il diritto di rispondere energicamente. Le autorità pachistane hanno chiuso lo spazio aereo e le scuole nel Punjab, mentre il governo indiano ha informato diversi paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, sulle azioni intraprese.
Donald Trump ha definito “una vergogna” l’azione indiana, esprimendo preoccupazione per l’escalation della violenza nella regione. L’Onu ha esortato entrambe le nazioni a moderare la tensione e a evitare un conflitto militare.
Le segnalazioni parlano di bombardamenti in diverse località, tra cui una moschea a Bahawalpur, e ci sono preoccupazioni per un possibile allargamento del conflitto. Il ministro della Difesa pachistano ha avvertito che il Pakistan è pronto a rispondere adeguatamente a ogni attacco. La situazione rimane tesa, con il rischio di un ulteriore deterioramento dei rapporti tra India e Pakistan.
