L’India ha deciso di non consentire la partecipazione di un investigatore delle Nazioni Unite all’inchiesta sul recente incidente aereo che ha coinvolto un jet di Air India. Questa scelta arriva dopo che alcuni esperti di sicurezza hanno criticato i ritardi nella valutazione dei dati delle scatole nere.
Il 12 giugno, un Boeing 787-8 Dreamliner è precipitato ad Ahmedabad, causando la morte di 260 persone. In risposta, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) ha proposto assistenza, offrendo l’invio di un proprio investigatore per supportare l’indagine. Tuttavia, le autorità indiane hanno rifiutato l’offerta, negando lo status di osservatore all’investigatore.
Normalmente, l’ICAO invia esperti per casi complessi, come nel caso di incidenti passati, ma in queste circostanze non c’è stata richiesta di assistenza. Il Bureau indiano per l’investigazione degli incidenti aerei (AAIB), che conduce l’inchiesta, non ha commentato la situazione. Anche l’ICAO non ha fornito dichiarazioni immediatamente.
Il ministero dell’aviazione civile indiano ha confermato che i dati del registratore di volo sono stati scaricati circa due settimane dopo l’incidente. Ci sono state preoccupazioni riguardo alla trasparenza dell’inchiesta, soprattutto riguardo al recupero della scatola nera e alla sua analisi, che potrebbe avvenire in India o negli Stati Uniti, con la partecipazione del National Transportation Safety Board.
Secondo le normative internazionali, la scelta del luogo di analisi delle scatole nere dovrebbe essere fatta tempestivamente per garantire la sicurezza aerea. Un funzionario anonimo del ministero ha affermato che stanno seguendo i protocolli dell’ICAO e fornendo aggiornamenti ai media. Si prevede un rapporto preliminare entro circa un mese dall’incidente.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: it.marketscreener.com
