8.2 C
Roma
martedì, 10 Dicembre, 2024
HomeAttualitàInferno in carcere: un 18enne perde la vita nel rogo di San...

Inferno in carcere: un 18enne perde la vita nel rogo di San Vittore

Un detenuto di 18 anni di origini egiziane, Joussef Baron, è morto carbonizzato nella cella del carcere di San Vittore a Milano, a causa di un incendio che, secondo le prime indagini, sarebbe stato appiccato da lui stesso insieme al compagno di cella, il quale è stato salvato e ha riportato solo lieve intossicazione. Baron era in carcere per rapina dal luglio scorso e stava attendendo il processo. La tragedia avviene in un contesto allarmante: negli ultimi mesi, diversi incendi sono stati provocati da detenuti nel carcere, che è il più sovraffollato d’Italia. Già dall’inizio dell’anno, si contano 70 suicidi tra i detenuti.

Un esempio recente è l’ultimo suicidio avvenuto in permesso premio da un altro carcere, mentre a San Vittore, il numero di detenuti ha toccato le 1.007 unità, a fronte di una capienza di soli 450 posti. Questa situazione ha indotto i detenuti a protestare, peggiorata ulteriormente dal caldo estivo e dalla mancanza di misure adeguate, seppur con ventilatori forniti dalla direzione del carcere e dalla Caritas.

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha commentato l’accaduto, sottolineando la crisi senza precedenti del sistema penitenziario italiano. Ha lodato l’intervento della polizia penitenziaria che, nonostante il personale ridotto e le difficili condizioni di lavoro, è riuscita a evitare il peggio e a salvare il compagno di cella di Baron. Attualmente, a San Vittore ci sono 1.100 detenuti contro una disponibilità di 445 posti, con un sovraffollamento del 247%. Gli agenti di polizia penitenziaria, che attualmente sono solo 580, non riescono a far fronte all’evidente carenza di personale, stimata in almeno 700 unità necessarie.

De Fazio ha invocato un intervento urgente del Governo per affrontare la situazione, esprimendo l’esigenza di ridurre la densità detentiva e di potenziare le forze di polizia penitenziaria, oltre a garantire assistenza sanitaria e condizioni di vita adeguate nei penitenziari. La tragica morte di Baron evidenzia la necessità urgente di riforme significative nel sistema penitenziario italiano.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI