L’influenza ha colpito quasi un milione di italiani in una settimana, ma i dati suggeriscono un calo dei casi, indicando un possibile superamento del picco stagionale. Secondo il sistema di sorveglianza RespVirNet dell’Istituto superiore di Sanità, i casi sono scesi a 973mila, rispetto al milione e 21mila della settimana precedente. Finora, oltre 9,8 milioni di italiani sono stati colpiti da virus respiratori in questa stagione, numeri molto alti ma comunque inferiori ai 14,6 milioni registrati nella stagione passata. Tra i colpiti vi è anche Papa Francesco, attualmente affetto da bronchite.
Quest’anno, i sintomi influenzali sembrano durare più a lungo e si registra un incremento dei casi di polmonite, in particolare tra le persone più fragili. Le società scientifiche hanno lanciato l’allerta riguardo alla crescente pressione su medici di famiglia e ospedali, con pazienti costretti ad attendere a lungo in pronto soccorso per un posto in reparto.
Inoltre ai virus influenzali, contribuiscono alla diffusione dei contagi il Virus Respiratorio Sinciziale, SarsCoV2, Rhinovirus e Metapneumovirus. La co-circolazione di questi virus aumenta il rischio clinico, specialmente per anziani e pazienti fragili. Lorenzo Palleschi, presidente della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, conferma un incremento di casi di influenza con complicanze polmonari, evidenziando che i pronto soccorso sono intasati e i pazienti stabilizzati sono in attesa di ricoveri in altri reparti. L’incidenza più forte si registra nei bambini sotto i cinque anni, con 43,6 casi per mille assistiti.