Il benessere autentico è un equilibrio che nasce da reciprocità, relazioni e aiuto reciproco. Questo concetto risulta particolarmente rilevante in un momento storico in cui il mondo sembra dirigersi verso l’isolamento. In natura, ogni elemento interagisce e coopera: dal corpo umano, dove i vari sistemi comunicano, all’ecosistema, che dimostra come la collaborazione favorisca la prosperità. Ignorare questa interdipendenza significa perdere il potenziale di evolverci insieme e aumentare le possibilità di sopravvivenza a lungo termine.
Oggi, tuttavia, si osserva una crescente tendenza all’autosufficienza e all’isolazionismo, contrariamente alla storia, che ha mostrato come la cooperazione sia alla base delle realtà più solide, sia in natura che nell’economia. Il benessere non deve essere inteso come un fatto individuale, ma come il risultato di scambi e aiuti reciproci.
Nel dibattito attuale, come emerso nell’intervento di Trump riguardo i vantaggi dell’Unione Europea, è importante analizzare il sistema economico e politico post Seconda Guerra Mondiale, dominato dal dollaro e dalla potenza militare americana. Questo equilibrio ha portato stabilità e pace in Europa, ma anche dipendenza. Molti iniziano a rendersi conto di questa dinamica solo ora.
L’assurdo è che il sistema che ha prosperato grazie all’interdipendenza cerca di negarla. Tuttavia, la natura ci insegna che la vita si basa sull’interconnessione. Ogni essere vivente è influenzato dagli altri e gli svantaggi altrui ricadono anche su di noi. Pertanto, piuttosto che costruire muri, dovremmo concentrarci su come creare ponti per un futuro condiviso.