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sabato, 8 Febbraio, 2025
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Insetti in Cucina? L’Indifferenza degli Italiani

Grilli e larve nel piatto? No, grazie! La tendenza degli insetti nel cibo non convince gli italiani, con un calo del 30% delle importazioni di questi prodotti nel 2024, secondo una proiezione di Coldiretti basata su dati Istat. Gli arrivi sono diminuati da 17.600 chilogrammi nel 2023 a 11.500 nel 2024. Un’indagine di Notosondaggi conferma che il 78% degli italiani è contrario al consumo di alimenti contenenti insetti, inclusa la farina di insetti, nonostante le campagne che promuovono i benefici “green”.

Il consumo di insetti è distante dalla tradizione gastronomica italiana e solleva interrogativi sulla salute e la sicurezza alimentare. Questi prodotti possono essere allergenici e la maggior parte degli insetti proviene da paesi extra-Ue come Vietnam, Thailandia e Cina, noti per avere un alto numero di allarmi alimentari.

Inoltre, il recente via libera dell’Ue per la commercializzazione della polvere di larve di Tenebrio molitor, trattata con raggi UV per aumentare la vitamina D, ha sollevato ulteriori perplessità. Coldiretti sottolinea che tale processo è altamente trasformato e richiede un’etichettatura chiara per informare i consumatori.

Dal primo gennaio 2018, la commercializzazione di insetti in Europa è consentita grazie al regolamento Ue sui “novel food”, che riconosce gli insetti come nuovi alimenti e prodotti tradizionali provenienti da paesi terzi. Coldiretti ha chiesto che la loro presenza fosse indicata in etichetta, poiché può causare reazioni allergiche in chi è sensibile ai crostacei e ad altri allergeni, ottenendo la firma di decreti per garantire trasparenza.

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