L’Intelligenza Artificiale è diventata una vera e propria infrastruttura globale, utilizzata quotidianamente da un gran numero di persone. Il The Alan Turing Institute ha lanciato un monito importante, proponendo un’innovazione radicale: una rifondazione epistemologica dell’IA, integrando le metodologie interpretative e qualitative delle discipline umanistiche, artistiche e sociali nel cuore dell’ingegneria algoritmica.
Il documento “Doing AI Differently” propone di superare la storica divisione tra la ricerca ingegneristica e le scienze umane, integrando i metodi di analisi testuale, l’etnografia e la teoria critica per informare direttamente l’addestramento, l’architettura e la valutazione dei sistemi IA. L’IA Interpretativa non cerca l’unica soluzione “vera” o più probabile, ma è progettata per generare e gestire un insieme di prospettive valide, trattando l’ambiguità e la pluralità come capacità tecniche fondamentali.
Il documento identifica tre fenomeni di trasformazione che stanno mettendo in crisi l’attuale modello di sviluppo dell’IA: la “svolta qualitativa”, il “problema dell’omogeneizzazione” e la “trasformazione della cognizione umana”. La risposta a queste crisi è il concetto innovativo di Intelligenza Artificiale Interpretativa, che propone di utilizzare i metodi di analisi testuale, l’etnografia e la teoria critica per informare direttamente l’addestramento, l’architettura e la valutazione dei sistemi IA.
L’agenda di ricerca proposta si fonda su tre pilastri interconnessi: le Tecnologie Interpretative, le Architetture Alternative per l’IA e i Sistemi Ensemble Umano-IA. Il primo pilastro riguarda l’ingegnerizzazione di sistemi capaci di rappresentare la molteplicità, il secondo pilastro riguarda il pluralismo metodologico nello sviluppo tecnico e il terzo pilastro si concentra sulla collaborazione sofisticata tra uomo e IA per rafforzare l’intelligenza collettiva.
👉 Dai un’occhiata alle offerte Amazon di oggi!

