Negli ultimi aggiornamenti, Meta ha introdotto l’intelligenza artificiale (IA) su Whatsapp, consentendo agli utenti di interagire tramite un chatbot per ottenere informazioni in tempi rapidi. Questo sviluppo ha sollevato preoccupazioni sulla privacy, con molti utenti che si chiedono se le loro chat vengano “spiate” dall’IA. La Data Protection Commission (DPC) irlandese ha evidenziato criticità riguardanti la gestione dei dati personali da parte di Meta. In risposta, Meta ha affermato che per l’Europa, il sistema di IA non è addestrato con i dati degli utenti locali, suggerendo che non possa accedere alle conversazioni private.
Le chat su Whatsapp sono crittografate end-to-end, il che significa che i messaggi non possono essere letti da nessun altro, nemmeno da Whatsapp o dall’IA, eccetto dal destinatario. Tuttavia, l’IA potrebbe raccogliere informazioni personali se vengono condivise direttamente con il sistema di Meta, come indicato nei termini di utilizzo. Secondo le condizioni, Meta AI può leggere solo i messaggi specificamente condivisi con il servizio; i messaggi personali continuano a rimanere privati.
Nonostante le rassicurazioni di Meta, la DPC ha richiesto misure più rigorose per proteggere i cittadini europei, inclusa la possibilità di disattivare l’opzione IA. Anche se sono disponibili alcuni metodi per disabilitare l’IA, non è possibile disattivarla completamente. Gli utenti sono quindi avvertiti di non condividere informazioni sensibili con il chatbot, per garantire una maggiore protezione della propria privacy.