Ci sarà una seconda squadra dell’Inter, simile a quelle di Juventus, Milan e Atalanta? L’intervista evidenzia l’orgoglio per l’iniziativa, iniziata sotto la gestione attuale presso la Juventus. L’obiettivo principale è creare uno strumento per ampliare le rose delle squadre, con la seconda squadra che funge da serbatoio per le riserve. La distanza tra la prima squadra e l’U19 è significativa, e avere un cuscinetto intermedio contribuirà a colmare questo gap. L’Inter è determinata a costituire questa seconda squadra al 100%, aspettando solo la conferma per il suo inserimento nel campionato di Lega Pro, dato che è necessario che una squadra rinunci per permettere l’ingresso. Si prevede che la squadra giochi al Brianteo di Monza e si alleni a Interello.
Viene sottolineata l’importanza della sostenibilità, in linea con le licenze nazionali e UEFA che impongono parametri finanziari da rispettare. La priorità è garantire l’equilibrio di bilancio, mantenendo però anche l’obiettivo sportivo. L’idea che chi spende di più vinca non è reale; è un mito credere che la vittoria possa portare al fallimento. La società non ha mai rischiato il fallimento e gestisce le proprie finanze con attenzione, non avendo debiti verso fornitori o banche. Inoltre, l’Inter ha mantenuto una buona reputazione pagando regolarmente le tasse e non incorrendo in multe o diffide. Si avverte il bisogno di distinguere le difficoltà passate dalla gestione attuale e ordinaria dell’Inter.