L’economia globale sta subendo una trasformazione radicale a causa di forze globali come l’intelligenza artificiale, la transizione energetica, la demografia e la geopolitica. Joseph H. Davis, capo economista di Vanguard, sostiene che la vera strategia vincente in questo contesto di incertezza è costruire resilienza.
Davis cita la battaglia del Nilo del 1798, in cui la marina britannica sconfisse la flotta napoleonica, come metafora efficace per la finanza di oggi. L’ammiraglio Nelson divise le proprie navi su due fronti, preparandosi a due scenari diversi in battaglia, mentre l’ammiraglio francese Brueys seguì una sola strategia di difesa.
Davis sostiene che gli investitori non dovrebbero mettere in conto un solo scenario, ma prepararsi a più futuri possibili, poiché i trend dell’economia cambiano direzione senza preavviso. Per più di un secolo, il portafoglio “classico” composto per il 60% da azioni e per il restante 40% da obbligazioni è stato il punto di riferimento per generazioni di risparmiatori. Tuttavia, oggi la stabilità del passato non basta più e i megatrend stanno ridisegnando l’economia mondiale.
Davis propone il “megatrends-aware portfolio”, un portafoglio “consapevole dei megatrend”, che non stravolge la filosofia del 60/40 ma la aggiorna con prudenza e metodo. Immagina due grandi scenari per il prossimo decennio: “AI Transforms”, in cui l’intelligenza artificiale si rivela un motore straordinario di produttività e crescita, e “Deficits Drag”, in cui le promesse dell’AI non si realizzano e la crescita ristagna.
Il “megatrends-aware portfolio” distribuisce il rischio su due fronti, riducendo leggermente la quota azionaria e aumentando quella obbligazionaria, con una maggiore esposizione a titoli azionari value e alle obbligazioni di qualità. Il risultato è un portafoglio che rinuncia a un po’ di rendimento nei periodi migliori, ma che limita le perdite quando le cose vanno male.
Il principio-guida è sempre quello di diversificare, restare disciplinati e mantenere la rotta, ma con la capacità di accettare aggiustamenti misurati per migliorare la resilienza complessiva del portafoglio. Il messaggio finale è di imparare dal passato per costruire la forza di affrontare il futuro, applicando le regole del buon investimento con maggiore consapevolezza dei rischi che derivano dai grandi trend globali.

