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mercoledì – 9 Luglio 2025

Iran: La Minaccia Nucleare e le Armi Chimiche di Saddam

Il 5 febbraio 2003, l’allora segretario di Stato americano, Colin Powell, dichiarò davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che Saddam Hussein possedeva armi chimiche, giustificando l’invasione dell’Iraq. Questa decisione è stata in seguito definita da Powell un “terribile errore” e ha causato numerose vittime. Negli anni successivi, la questione delle armi di distruzione di massa ha continuato a occupare gli scambi internazionali.

Recentemente, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un attacco contro l’Iran, affermando che il paese avrebbe raggiunto la capacità nucleare in tempi brevi. Questa mossa è stata influenzata da un rapporto dell’AIEA del 12 giugno, che sollevava preoccupazioni sulle attività nucleari dell’Iran, che ha arricchito uranio al 60%. Fino al 2018, l’Iran aveva rispettato gli accordi del Piano d’azione congiunto globale, limitando l’arricchimento e consentendo ispezioni.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ribadito che un’importante fatwa dell’ayatollah Khamenei proibisce lo sviluppo di armi nucleari. Nonostante ciò, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato che gli attacchi ai siti nucleari iraniani hanno ritardato la possibilità di costruire un’arma atomica di almeno due o tre anni. Gli Stati Uniti supportano questa posizione, mentre l’Iran continua a negare di voler sviluppare armi nucleari, affermando di puntare su usi civili dell’energia nucleare.

Nonostante l’arricchimento al 60% non sia sufficiente per una bomba nucleare, esperti avvertono che è abbastanza per generare una “bomba sporca”. La situazione rimane quindi delicata e preoccupante a livello internazionale.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.quotidiano.net

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