Israele sta affrontando un periodo di spese militari senza precedenti, con costi che superano i 67 miliardi di dollari per la guerra a Gaza e 735 milioni di dollari al giorno per il conflitto con l’Iran. Secondo The Economic Times, questa situazione potrebbe avere un impatto significativo sul futuro economico del paese. Un rapporto di Calcalist indica che entro la fine del 2024, i costi per la guerra di Gaza hanno già superato i 250 miliardi di shekel, cifra confermata anche da Reuters e Guardian.
Con l’apertura di un nuovo fronte contro l’Iran, i costi di difesa stanno aumentando rapidamente. Solo nelle prime due giorni di operazioni contro Teheran, le spese sono state di circa 5,5 miliardi di shekel (1,45 miliardi di dollari). Attualmente, Israele spende circa 2,75 miliardi di shekel al giorno, pari a 725 milioni di dollari, per le operazioni militari in Iran. Questo massiccio impegno militare sta impattando anche sulla produttività civile a causa del reclutamento di riservisti.
Il bilancio del Ministero della Difesa è quasi raddoppiato negli ultimi due anni e ora rappresenta quasi il 7% del Pil di Israele, posizionandosi tra i più alti a livello globale, secondo solo a quello dell’Ucraina. Gli esperti avvertono che anche una rapida conclusione delle ostilità non allevierà il danno fiscale già subito. Inoltre, dopo una revisione, le previsioni di crescita del Pil per il 2025 sono state abbassate dal 4,3% al 3,6%, mentre il bilancio di Israele è già sotto forte pressione, con un limite massimo di deficit fissato al 4,9% del Pil.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.corriere.it