Kaja Kallas, Alta Rappresentante per la Politica estera dell’UE, ha presentato un rapporto ai ministri degli Esteri dei Ventisette, evidenziando le gravi violazioni dei diritti umani da parte di Israele, basandosi su valutazioni di istituzioni internazionali come la Corte Internazionale di Giustizia e l’Alto Commissariato per i Diritti Umani. Il Consiglio dell’UE, previsto per il 23 giugno, dovrà decidere su possibili sanzioni o la sospensione dell’Accordo con Israele.
Il rapporto descrive la situazione a Gaza dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre, che hanno portato Israele a lanciare una campagna militare intensa, usando armi ad ampio raggio in aree popolate. Un blocco totale su Gaza ha vietato l’ingresso di beni essenziali, con conseguente crisi umanitaria. Gli aiuti alimentari sono stati ridistribuiti tramite un meccanismo militarizzato, criticato dagli attori umanitari per l’inefficienza e le violazioni dei diritti.
In Cisgiordania, il rapporto evidenzia un aumento delle violenze e delle pratiche oppressive nei confronti dei palestinesi, inclusi attacchi da coloni israeliani e l’uso eccessivo della forza da parte delle autorità. Le violazioni documentate includono attacchi a scuole e ospedali, arresti arbitrari e maltrattamenti.
La situazione a Gaza è drammatica, con un numero record di vittime civili a causa dell’inosservanza del Diritto internazionale umanitario da parte delle Forze di Difesa israeliane. È stato notato che il 90% della popolazione di Gaza è stata sfollata, e gli attacchi agli ospedali sono avvenuti in modo sistematico, colpendo il personale sanitario e i pazienti.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.corriere.it