Il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen, ha esortato Hamas a “consegnare tutti gli ostaggi a Israele” durante un discorso al Consiglio centrale dell’Anp, avvertendo di gravi pericoli che potrebbero innescare una nuova Nakba. L’esercito israeliano ha riferito di un missile lanciato dallo Yemen verso Israele, intercettato con successo, provocando l’attivazione delle sirene antiaeree ad Haifa e in altre località. Una delegazione israeliana è al Cairo per discutere un possibile cessate il fuoco con Hamas, che prevede una tregua pluriennale, il ritiro da Gaza e uno scambio di ostaggi.
Hamas ha risposto duramente alle affermazioni di Abu Mazen, con Bassem Naim che ha criticato le sue parole e accusato il presidente di descrivere una parte del suo popolo in modo volgare. Secondo Naim, Abu Mazen continua a incolpare il popolo palestinese per le aggressioni israeliane. Intanto, il ministero degli Esteri israeliano ha respinto le accuse dei tre Paesi europei E3, che sostengono che Israele ostacoli gli aiuti umanitari a Gaza, affermando invece che Hamas ruba gli aiuti per alimentare la sua guerra.
Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato anch’essi un attacco missilistico a Israele, promettendo supporto ai palestinesi. Nel frattempo, il Ministero della Salute di Gaza riporta che il bilancio delle vittime dall’inizio dell’offensiva israeliana è salito a oltre 51.300 morti e 117.000 feriti. Durante l’ultimo attacco, 39 palestinesi sono morti e 105 sono rimasti feriti in sole 24 ore.