Il conflitto tra Israele e Iran è entrato nel suo quinto giorno, con un’intensificazione degli attacchi missilistici e droni da entrambe le parti. Gli obiettivi israeliani, tra cui Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa, sono stati colpiti da numerosi attacchi iraniani, che hanno costretto la popolazione a cercare rifugio, attivando le sirene d’allerta. Israele ha risposto con raid su infrastrutture iraniane, inclusa la sede della tv di Stato a Teheran, facendo registrare esplosioni e vittime.
In queste ultime 24 ore, l’esercito israeliano ha intensificato le operazioni contro siti militari iraniani, mentre l’Iran ha rivendicato attacchi su obiettivi strategici in Israele, compresa la sede del Mossad. La situazione nelle città israeliane rimane critica, con forti preoccupazioni per la sicurezza dei civili e ripetuti inviti da parte delle autorità a ripararsi in luoghi sicuri.
A livello diplomatico, sono emersi segnali di possibile apertura, con l’Iran che ha mostrato disponibilità a riprendere i colloqui sul nucleare, a patto che gli Stati Uniti non intervenissero nei raid israeliani. Il G7 ha espresso sostegno per il diritto di Israele di difendersi, mentre da Washington e da capitali europee giungono appelli a interrompere le ostilità e proteggere i civili. Il conflitto ha anche ripercussioni economiche, contribuendo all’aumento dei prezzi di benzina ed energia in Europa e aumentando l’attenzione sulle conseguenze per i mercati globali.
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Fonte: www.iconameteo.it