La Commissione Europea ha proposto una nuova “tassa RAEE” che potrebbe costare all’Italia circa 2,6 miliardi di euro l’anno a causa della scarsa efficienza del sistema nazionale di raccolta e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tuttavia, se lo stesso ammontare venisse destinato al rafforzamento della filiera nazionale del riciclo, il Paese potrebbe arrivare a soddisfare fino al 66% del proprio fabbisogno di Materie Prime Critiche, generando un valore stimato di circa 1,7 miliardi di euro annui.
Il Rapporto Strategico “La geopolitica delle Materie Prime Critiche” presentato da Iren alla fiera Ecomondo di Rimini e realizzato da TEHA Group, descrive un contesto globale in rapida evoluzione, in cui la domanda di Materie Prime Critiche è in costante aumento e le catene di approvvigionamento risultano sempre più concentrate nelle mani di pochi attori. La domanda mondiale di MPC è cresciuta dell’11% tra il 2021 e il 2024 e le previsioni indicano un ulteriore incremento medio del 34% entro il 2030.
Il Rapporto evidenzia come le Materie Prime Critiche rivestano un ruolo ormai strutturale per l’economia europea, abilitando circa 3,9 trilioni di euro di produzione industriale, pari al 22% del PIL dell’Unione. L’Italia risulta il Paese più esposto tra le cinque principali economie europee, con il 31% del PIL nazionale che dipende da tecnologie e processi produttivi che richiedono MPC.
Il Piano Mattei si propone come un asse strategico per diversificare le fonti di approvvigionamento e consolidare collaborazioni industriali con i Paesi africani. Il coinvolgimento delle imprese italiane in quest’area potrebbe consentire il recupero e la valorizzazione di MPC per un valore fino a 2,5 miliardi di euro, oltre a ridurre la necessità di estrazione di materie prime vergini.
Il presidente esecutivo di Iren, Luca Dal Fabbro, ha dichiarato che il percorso verso l’autosufficienza resta complesso, ma che le maggiori opportunità future si concentrano su due leve prioritarie e sinergiche: il rafforzamento delle partnership internazionali e l’investimento nell’Economia Circolare dei RAEE. Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti e TEHA Group, ha aggiunto che l’Economia Circolare rappresenta per l’Italia non solo una leva di sostenibilità, ma una scelta industriale strategica per rafforzare la competitività e la sicurezza economica del Paese.

