Nel 2023, la percentuale di italiani sedentari è scesa al 35% della popolazione di 3 anni e più, con un miglioramento di 2,2 punti rispetto al 2022, quando la sedentarietà era del 37,2%. Questo dato è significativo anche rispetto ai risultati di dieci anni fa, nel 2013, quando il 41,1% della popolazione non svolgeva attività fisica. Il calo della sedentarietà ha coinvolto sia uomini che donne, con una riduzione maggiore tra gli uomini (-2,6 punti contro -1,8 punti delle donne). Le diminuzioni più rilevanti si sono osservate nella fascia di età 6-10 anni (-4 punti) e tra gli adulti e anziani di 60-74 anni (-4,1 punti).
Le donne mostrano livelli di sedentarietà più alti (38,8%) rispetto agli uomini (31,0%), ma il divario di genere è diminuito nel tempo. Tra gli ultra75enni, il 54,7% degli uomini e il 72,8% delle donne è sedentario. Tra i più piccoli (3-5 anni), il 50,6% risulta sedentario, ma la percentuale diminuisce in modo significativo tra i 6-10 anni (17,7%) e aumenta nuovamente tra le fasce di età successive, superando il 40% dai 65 anni in su.
Oltre alla sedentarietà, l’Istat ha rilevato che oltre il 40% degli adulti è in eccesso di peso, con il 46,3% delle persone di 18 anni e più in questa condizione, di cui il 34,6% è in sovrappeso e l’11,8% obeso. Sebbene il dato rimanga stabile rispetto al 2022, si osserva un incremento dell’obesità, specialmente tra gli uomini, che passano dal 12,2% al 13%.
Le differenze di genere evidenziano che gli uomini presentano livelli più elevati di eccesso di peso, soprattutto tra i 35 e 64 anni, dove la disparità è di circa 20 punti percentuali. Nella fascia 65-74 anni, il 70% degli uomini è in eccesso di peso, rispetto al 50% delle donne. Anche per l’obesità, gli uomini mostrano rispecchiamenti simili, con picchi di prevalenza a 65-74 anni (17,0% per gli uomini e 14,9% per le donne). Anche in questo caso, i tassi tra i due generi tendono ad allinearsi dopo i 74 anni. La percentuale di persone in eccesso di peso cresce con l’età, passando dal 13,4% nella fascia 18-19 anni al 42,7% negli anziani di 65-74 anni.
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