Thiago Motta sembra essere destinato all’esonero dalla Juventus, sia a breve termine che a fine stagione. Anche nel caso di un possibile quarto posto, che garantirebbe accesso alla Champions League e introiti, non allevierebbe le conseguenze delle uscite anticipate dalla competizione, degli insuccessi in Coppa Italia e Supercoppa, e degli investimenti onerosi sul mercato. Nonostante la Juventus abbia espresso supporto a Motta, gli interrogativi sulla sua gestione dello spogliatoio durante la stagione sono emersi, soprattutto dopo le recenti performance negative.
Se la squadra non raggiunge risultati positivi contro il Genoa dopo la pausa per le nazionali, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente, evidenziando problemi nella leadership di Motta. L’esonero sarebbe un passo costoso per la società, che dovrebbe continuare a pagarne lo stipendio fino al 2027, oltre a dover affrontare i costi per un suo sostituto, come Roberto Mancini, o per un traghettatore da impostare come Massimiliano Brambilla o Francesco Magnanelli.
Tuttavia, cambiare allenatore ora potrebbe sollevare dubbi sulla validità del progetto tecnico lanciato da Cristiano Giuntoli, il quale aveva scelto Motta con convinzione. Critiche sono state mosse anche nei confronti delle recenti campagne di acquisto, i cui risultati non hanno soddisfatto, mentre diversi giocatori ceduti hanno brillato altrove. Giocatori come Teun Koopmeiners e Nicolò Rovella hanno mostrato il loro valore, lasciando intravedere un malcontento generale riguardo alla gestione della rosa e alle cessioni affrettate di talenti.