L’Iscc (International Sustainability & Carbon Certification) ha rilasciato il primo certificato di conformità a Janari Farms, un aggregatore di agricoltori in Kenya che produce semi di ricino per biocarburanti per Eni, una società energetica italiana. La certificazione attesta la conformità ai requisiti dell’Unione Europea in materia di sostenibilità e risparmio delle emissioni di gas serra. Iscc ha espresso entusiasmo per questo traguardo, evidenziando che a Janari Farms gli agricoltori coltivano ricino su terreni gravemente degradati, evitando il rischio di spostare colture alimentari o foraggere.
La certificazione low ILUC (cambiamento indiretto di uso del suolo) dimostra che la crescente domanda di materie prime per biocarburanti può essere soddisfatta attraverso pratiche agricole sostenibili, come il miglioramento delle rese o la coltivazione su terreni abbandonati. Questo approccio previene il disboscamento di ecosistemi naturali per la produzione di biomassa. In Kenya, sono disponibili terreni degradati con scarsa fertilità, e pratiche agricole rigenerative possono aumentare il carbonio organico del suolo e migliorare l’uso agricolo delle aree rurali.
Le catene di valore dei biocarburanti sostenibili offrono opportunità di sviluppo socioeconomico locale, garantendo redditi diversificati agli agricoltori. Dal 2021, Eni ha avviato progetti per un approvvigionamento sostenibile per le proprie bioraffinerie. Luigi Ciarrocchi di Eni ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel ridurre le emissioni legate ai trasporti, utilizzando un modello integrato e sostenibile, e ha ribadito l’importanza della prima certificazione low ILUC da parte di Iscc a un partner, dimostrando la fattibilità di approcciare la domanda di biocarburanti in modo sostenibile.