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lunedì, 21 Aprile, 2025
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La cultura come la salamandra: la Turrita in prima linea

Bellinzona, capitale del Ticino, ha presentato la sua candidatura per diventare la ‘Capitale culturale svizzera’ nel 2030, a pochi anni dall’aggregazione nel 2017. La Turrita, come si definisce, non teme il numero tredici, storicamente associato alla superstizione. Il Municipio sottolinea l’importanza della sua Fortezza medievale, patrimonio UNESCO, e del centro storico, che rimanda a un affascinante borgo lombardo. Il dossier completo dovrà essere presentato entro il 31 dicembre 2023. Attualmente, altre città come Aarau, Sciaffusa, Thun e Zugo sono anche nella corsa.

Daniel Rossellat, presidente dell’associazione per la capitale culturale, evidenzia l’interesse crescente delle città svizzere per questa opportunità, che potrebbe portare a una selezione diversificata. Bellinzona, insieme ad altre città, ha già avviato il processo di candidatura, ma deve ora completare un dossier che valuti il coinvolgimento culturale, la fattibilità dei progetti, un budget vincolante e l’approvazione delle autorità competenti.

Il riconoscimento, che viene assegnato ogni tre anni, premia non solo l’esistente offerta culturale, ma anche l’innovazione e la capacità di coinvolgere la comunità. Bellinzona già si distingue per castelli, teatri e manifestazioni culturali. La candidatura si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo urbano e coesione sociale, mirando a valorizzare il patrimonio culturale e storico della città. La giuria, composta da esperti di cultura, economia e politica, deciderà nel giugno 2026. Bellinzona spera di trasformare questa opportunità in un capitolo di crescita culturale e sociale per il suo territorio.

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