Condanniamo con fermezza l’aumento delle tariffe delle mense scolastiche deciso dalla Giunta Masci, una scelta ingiustificata. Il 72% delle famiglie pescaresi ora paga 6 euro a pasto, un onere insostenibile per chi affronta già difficoltà economiche. Emanuele Castigliego, vicesegretario provinciale dei Giovani Democratici Pescara, sottolinea che l’apertura tardiva alla presentazione dell’Isee dimostra come la giunta abbia cercato di nascondere questi aumenti, tipico approccio del centrodestra abruzzese. Solo di fronte alle proteste delle famiglie e dell’opposizione, la giunta ha fatto marcia indietro. Tuttavia, il problema rimane: la mensa scolastica, che dovrebbe essere un servizio pubblico essenziale, diviene un lusso.
I Giovani Democratici affermano che le dichiarazioni dell’assessore Toppetti sono contraddette dalla realtà: i sacrifici per le famiglie non termineranno a breve, poiché sono previsti ulteriori aumenti a settembre. Non si tratta di una necessità economica, ma di una scelta politica mirata a penalizzare i più bisognosi e a minare il principio di solidarietà su cui si fondano i servizi pubblici. Ribadiamo il nostro sostegno alle famiglie e la nostra ferma opposizione a questi aumenti ingiusti. Il 20 marzo, durante il consiglio comunale, continueremo a esprimere il nostro dissenso: la mensa scolastica deve rimanere un diritto, non un privilegio.
Infine, sosteniamo con convinzione il lavoro dei consiglieri comunali del Partito Democratico nella loro opposizione a questa decisione iniqua e ci impegniamo a difendere il diritto delle famiglie pescaresi a servizi pubblici accessibili e di qualità.