Il pattugliatore Cassiopea della Marina Militare italiana è giunto al porto di Shengjin, in Albania, con a bordo 49 migranti salvati in acque internazionali al largo di Lampedusa. La nave è entrata nel porto alle 07.30. Tra i migranti ci sono prevalente bengalesi, ma anche egiziani, ivoriani e gambiani, che saranno sottoposti a procedure accelerate di frontiera, poiché provengono da Paesi considerati sicuri e non hanno presentato documenti di identità.
All’interno del porto è stato allestito un hotspot “italiano” per effettuare screening sanitari. Se vengono rilevate vulnerabilità, alcuni migranti potrebbero essere trasferiti in Italia, come già accaduto in precedenti occasioni. Dopo aver ricevuto cibo e nuovi abiti, inizieranno le operazioni di identificazione, un processo che in passato ha richiesto molte ore.
Il campo di Gjader, situato nell’entroterra albanese a breve distanza, è la destinazione finale per i migranti. Qui dovrebbero trascorrere la notte e le settimane seguenti in attesa di una risposta alla loro domanda di asilo. Coloro ai quali sarà respinta la richiesta verranno trasferiti nel Centro di Permanenza per Rimpatri (Cpr), dove è presente anche un’area detentiva per chi commette reati. In questo contesto, le autorità albanesi e italiane collaborano nella gestione dei flussi migratori e nella protezione dei diritti degli individui coinvolti.
