Oliver Eagleton, erede del grande Terry, ha scritto per Verso un libro su Keir Starmer, analizzandone il percorso da avvocato dei diritti umani a Procuratore generale e infine Primo Ministro. Il libro sfida l’immagine di Starmer come politico “vuoto”, sostenendo che, sebbene efficiente nelle retrovie del partito, ha una politica coerente che affonda le radici nella sua carriera legale. Dopo il successo di Corbyn nel 2017, la sinistra laburista ha messo in crisi l’ala centrista; Starmer emerge come una figura nuova e meno contaminata da precedenti crisi. Tuttavia, la sua personalità ambiziosa lo porta a manovrare sottilmente, mentre apparentemente agisce da semplice deputato.
La gestione della Brexit da parte di Corbyn ha evidenziato divisioni tra gli elettori laburisti, suggerendo l’urgenza di una posizione più chiara e populista. La leadership di Corbyn, centrata su temi internazionali e sociali, ha incontrato ostacoli a causa della reazione della destra. La difesa dell’internazionalismo mostrato da Corbyn potrebbe essere stata un limite, dato il forte radicamento nazionalistico della tradizione laburista.
Eagleton sottolinea la necessita di riformare il sistema elettorale britannico, richiedendo un sistema di rappresentanza proporzionale e la fine della Camera dei Lord, per democratizzare realmente il sistema politico. La creazione di una nuova forza di sinistra è considerata essenziale per contrastare l’influenza della destra. Infine, la posizione di Starmer sulla politica estera, che cerca di affermare la sovranità europea, potrebbe rivelarsi problematica se le sue politiche interne non rispondono alle necessità reali dell’elettorato, portando potenzialmente a un allontanamento degli elettori laburisti a favore di alternative di destra.