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sabato, 19 Aprile, 2025
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La piazza e la politica: illusioni di sicurezza di fronte alla minaccia russa

Il paradosso delle manifestazioni in Italia riguarda la mancanza di attenzione nei confronti della minaccia russa, ritenuta da molti un problema distante. Mentre in altre nazioni europee si riconosce la serietà della situazione, in Italia è comune approcciare il tema con leggerezza e ironia. Partiti italiani considerano il riarmo europeo più pericoloso della spesa militare russa, ignorando il consistente aumento dei fondi militari di Mosca.

Numerosi esperti e politici europei, come l’ex ministro tedesco Boris Pistorius, avvertono della possibilità di un conflitto con la Russia nei prossimi anni, esortando l’Europa a prepararsi. Anche altri paesi come Lettonia, Lituania e Svezia hanno reintrodotto il servizio militare per rafforzare le proprie difese, mentre la Germania ha stanziato enormi risorse per il riarmo. Mentre si intensificano le preoccupazioni riguartanti un possibile cessate il fuoco in Ucraina che potrebbe avvantaggiare la Russia, la Polonia prevede di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL e addestrare i cittadini.

La situazione è aggravata dalle operazioni asimmetriche della Russia in Europa, colpendo infrastrutture civili e militari, e da una crescente influenza russa nei Balcani. La mancanza di riconoscimento da parte della classe dirigente italiana della vera minaccia russa risulta allarmante, poiché l’idea che la Russia possa fermarsi continua a essere radicata nel pensiero di molti. Le manifestazioni italiane contro il riarmo sembrano pertanto disconoscere il lungo elenco di aggressioni russe verso l’Ucraina e altre nazioni, rischiando di compromettere la sicurezza collettiva in Europa.

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