Tra l’1 e il 3 febbraio, i satelliti hanno registrato immagini di una grande nube di sabbia proveniente dal Sahara che ha oscurato il cielo di Sicilia, Calabria e Puglia, tingendolo di giallo. Questa straordinaria visuale è stata catturata il 3 febbraio dal satellite Sentinel 2. Tale satellite fa parte di un programma europeo mirato al monitoraggio della Terra, raccogliendo dati utili per l’analisi della qualità dell’aria su scala globale. L’evento ha suscitato grande attenzione, poiché la sabbia ed il particolato trasportati dall’aria possono influire significativamente sulla visibilità e sulla qualità dell’aria stessa. Il fenomeno è tipico delle correnti atmosferiche che trasportano polvere e sabbia da aree desertiche, causando variazioni nel clima e nell’ambiente locale. La nube di sabbia ha avuto impatti visibili anche su altre regioni, evidenziando l’importanza del monitoraggio satellitare per comprendere i cambiamenti atmosferici. Le immagini fornite dal satellite rappresentano uno strumento prezioso per scienziati e meteorologi, permettendo di studiare la dispersione di particelle nell’atmosfera e le loro conseguenze sulle condizioni climatiche e sulla salute pubblica. La sabbia del Sahara può essere trasportata per migliaia di chilometri e, oltre a influenzare la qualità dell’aria, può anche contribuire alla fertilità del suolo in altre aree attraverso la deposizione di nutrienti. Questo evento è un chiaro esempio della connessione tra diverse regioni del mondo attraverso i fenomeni naturali, che possono avere effetti a lungo raggio e richiedono un monitoraggio attento. La capacità di prevedere tali attività è fondamentale per mitigare i loro effetti e informare le popolazioni interessate.