La scala del palco dell’Ariston è simbolo del festival di Sanremo, e chi indossa scarpe con tacchi o abiti eleganti deve affrontare il rischio di cadere. Miriam Leone, dopo una gravidanza, ha sfoggiato un lungo abito nero con perle, ma si è concentrata costantemente sulla discesa, temendo di inciampare. Anche Elettra Lamborghini, con il suo abito da sirena bianco ghiaccio, ha avuto bisogno dell’assistenza di Amadeus, che fungeva da liftboy. Il giovane Samuele Parodi, esperto della storia del festival, ha mostrato qualche incertezza scendendo la scalinata, nonostante le sue sneakers. Massimo Ranieri, abituato a esibirsi, ha persino fatto un saltello, sicuro del suo fascino.
Dopo una divertente gag di Katia Follesa, che ha preferito un’uscita in bob piuttosto che scivolare in diretta, Joan Thiele ha invece cercato aiuto per scendere con i tacchi, un ostacolo per la giovane artista. Amadeus, di nuovo nei panni del liftboy, ha dovuto intervenire. Il festival numero 75 non ha mostrato grandi innovazioni tecnologiche, l’unico investimento significativo è stato sull’autotune; un corrimano sarebbe stato una spesa minima in confronto agli imprevisti scivoloni degli artisti sul palco. Questo mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza, apprezzando allo stesso tempo il coraggio degli artisti che affrontano la scala con stile, pur correndo dei rischi.