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venerdì, 20 Giugno, 2025
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La tragica storia della bimba di nove mesi attaccata dal pitbull di famiglia

La piccola Giulia, di nove mesi, è stata tragicamente sbranata dal pitbull di famiglia nella notte tra sabato e domenica ad Acerra. Il padre, un venticinquenne, era in casa con lei mentre la madre lavorava in una pizzeria. Giulia è arrivata priva di coscienza al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, con ferite gravi in volto e testa. Inizialmente, il padre ha raccontato di essere stato aggredito da un cane randagio, ma poi ha confessato di essersi addormentato in attesa della moglie e di aver trovato la bambina in una pozza di sangue sul lettone. Purtroppo, la corsa in ospedale è stata inutile, poiché la piccola era già in arresto cardiocircolatorio.

Attualmente, la polizia sta indagando sull’accaduto e l’abitazione è stata posta sotto sequestro. Nel quartiere, molti parlano di una tragedia annunciata, poiché il cane aveva già mostrato comportamento aggressivo, aggredendo un altro animale in passato. I residenti affermano che l’animale doveva essere tenuto sotto controllo e non avrebbe dovuto stare libero in casa con una neonata. I genitori, descritti come bravissime persone e molto devoti, sono sotto shock e si trovano circondati da familiari e amici.

Il sindaco di Acerra, Tito d’Errico, ha espresso le sue condoglianze, pregando per l’anima di Giulia, scomparsa troppo presto. L’accaduto ha scosso profondamente la comunità, mettendo in luce i rischi legati a un cane considerato pericoloso in presenza di bambini.

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