Il nuovo romanzo di Dario Franceschini, intitolato “Aqua e tera”, è ambientato nell’Emilia degli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, specificamente a Ferrara. Il libro, pubblicato da La nave di Teseo, combina il realismo magico con la forza storica del periodo, esplorando temi di amore, odio e conflitti sociali tra fascisti e socialisti. La narrazione ruota attorno a Tina e Lucia, due giovani donne innamorate, le cui vite sono influenzate dai rispettivi padri: un fascista e un socialista. Questa relazione omosessuale è osteggiata dai genitori, ancorati a ideologie patriarcali.
Mentre Ferrara è protagonista di violenze di piazza e tensioni sociali, con squadristi fascisti che seminano terrore, il racconto di Franceschini mette in rilievo le vulnerabilità e le speranze delle donne che, attraverso l’amore e la solidarietà, cercano di resistere a un contesto devastante. Sotto la pressione della brutalità, le giovani protagoniste affrontano oscuri eventi storici, come l’assassinio di don Minzoni nel 1923, simbolo della violenza repressiva del regime.
Tuttavia, nonostante le avversità, il romanzo valorizza la forza delle donne. Queste ultime, madri, sorelle e amiche, mostrano un’inesauribile resilienza, contribuendo a una narrazione di speranza e resistenza. Teresina, una delle protagoniste, si distingue come una figura illuminante, in grado di immaginare un futuro in cui le donne possano occupare spazi tradizionalmente riservati agli uomini, come guidare treni e aerei.
Franceschini non si limita ad offrire una storia di amore; il suo romanzo è anche una riflessione sull’impatto del fascismo e sulla capacità del popolo di liberarsi da un regime oppressivo. La scrittura ricca di vitalismo e di personaggi indimenticabili invita i lettori a identificarsi con una storia che, seppur ambientata nel passato, ha un eco forte nel presente.
La presentazione di “Aqua e tera” avverrà il 27 settembre a Ferrara, con Franceschini e vari ospiti, seguita da incontri in altre città italiane come Milano, Napoli e Roma, dando così voce a un’opera che promuove il ricordo e il cambiamento.