CREMONA – Un importante passo nella valorizzazione del patrimonio artistico cremonese è rappresentato dall’accoglimento delle ante d’organo di Altobello Melone, ora in deposito presso il Museo Diocesano di Cremona grazie alla sinergia tra il Ministero della Cultura e diverse istituzioni museali. Queste opere sono ora visibili nella Seconda Sezione del Museo, dedicata al tema mariano e in particolare all’Incarnazione, dialogando con altre opere significative.
La collocazione delle ante d’organo arricchisce ulteriormente la collezione del museo e segna un nuovo capitolo per l’istituzione, confermando il suo ruolo di riferimento per la cultura locale. Durante la presentazione al pubblico, il direttore del Museo, don Gianluca Gaiardi, ha espresso onore nel collaborare con la Pinacoteca di Brera, sottolineando l’importanza di Altobello Melone come figura centrale nel percorso espositivo del museo.
L’arrivo delle ante è avvenuto in corrispondenza della solennità dell’Annunciazione, conferendo un significato particolare all’evento. La presentazione ha visto la partecipazione di figure istituzionali e professionisti dell’arte, incluso il vescovo Antonio Napolioni, che ha evidenziato il desiderio di restituire il Museo alla comunità.
Gabriele Barucca, ex Soprintendente, ha sottolineato l’importanza di accompagnare il patrimonio culturale in nuove trasformazioni. La dottoressa Paola Strada ha evidenziato il complesso iter che ha portato a questo deposito, considerato un modello esemplare di valorizzazione del patrimonio.
Infine, il professor Marco Tanzi ha evidenziato l’importanza di Altobello Melone nella storia dell’arte lombarda, auspicando una maggiore attenzione per questo artista, fino ad ora poco discusso.
