Il passato e il futuro si incontrano a Rimini con la mostra “Future in the past”, che celebra per la prima volta i trent’anni della compagnia teatrale Motus. L’esposizione, in corso fino al 4 maggio presso il Museo della città, ospita una vasta selezione di video, documenti, testi e fotografie, raccontando tre decenni di attività teatrale. Fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, Motus ha subito integrato nel proprio progetto musicisti, disegnatori e scultori, creando un teatro che oltrepassa i confini dei generi. La mostra presenta una disposizione non statica, dove passato, presente e futuro si intersecano e si trasformano in strumenti di indagine.
I curatori hanno progettato gli spazi per mantenere viva l’essenza del teatro, utilizzando elementi estrapolati che evocano la loro ricerca e creano un’atmosfera interattiva. Le sale del museo sono suddivise tematicamente, raggruppando progetti che condividono orizzonti simili, accompagnati da citazioni che fungono da collante. Queste evocano i riferimenti presenti nel lavoro di Motus, rendendoli pertinenti per il presente e il futuro.
L’esposizione è presentata come un’opera d’arte aperta, permettendo ai visitatori di interpretare liberamente e creare collezioni personali. Ilaria Mancia, la curatrice, descrive il lavoro di Motus come la creazione di una nuova drammaturgia che si espande attraverso diverse temporalità. “Future in the past” invita a sostare, riflettere e interagire, trasformando lo spazio espositivo in un palcoscenico immersivo e accessibile a tutti.
