Oggi le borse europee hanno chiuso in ordine sparso, con Milano che ha registrato una variazione quasi nulla (-0,04%). La peggiore performance è stata quella di Parigi, che ha chiuso a -0,92%, influenzata dal calo del settore lusso, provocato da preoccupazioni riguardo a un possibile rallentamento della domanda in Cina. In particolare, i titoli di lusso hanno subìto perdite significative: Hermes ha segnato un calo del 6,4% e LVMH del 3,64%. In Italia, i cali più importanti sono stati per Brunello Cucinelli (-5,25%), Moncler (-2,19%) e Ferrari (-2,35%), quest’ultima considerata un titolo che si colloca tra automotive e lusso.
Gli investitori stanno aspettando con attenzione i dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, previsti per domani, poiché saranno seguiti dalla Federal Reserve in vista della riunione del 18 settembre. Oggi sono stati pubblicati i dati anticipatori dall’agenzia ADP, che indicano un aumento dei posti di lavoro creati ad agosto pari a 99mila, un valore decisamente inferiore alle attese e il più basso dal 2021. Le nuove richieste di disoccupazione sono rimaste sostanzialmente stabili a 227mila, in leggera discesa rispetto alle 232mila della settimana precedente.
D’altro canto, l’indice Pmi relativo ai direttori acquisti nel settore dei servizi ha mostrato un aumento, attestandosi a 55,7, ben oltre il valore soglia di 50 che segna la distinzione tra contrazione e crescita. Questi segnali contrastanti hanno contribuito a rendere la giornata incerta anche per le borse.
A Wall Street, nella metà della seduta, gli indici principali risultano in calo: S&P 500 ha perso il 0,57%, Dow Jones il 0,87%, mentre il Nasdaq ha limitato la discesa a -0,12%. Nel settore tecnologico, però, spicca l’ottima performance di Tesla, che guadagna il 3,2% dopo aver annunciato il lancio di un nuovo software di assistenza alla guida autonoma in Cina ed Europa previsto per i primi mesi del prossimo anno. Questo contesto ci offre un’inquietante vista sullo stato attuale delle borse, influenzato da fattori economici globali sempre più sfidanti.