Questa settimana, i mercati azionari stanno affrontando difficoltà, in gran parte a causa delle preoccupazioni per un possibile rallentamento dell’economia statunitense, influenzato dalle politiche di Donald Trump. Gli investitori sono in attesa dei risultati di grandi aziende per il 2024 e delle proiezioni per il 2025, sperando che gli obiettivi economici cinesi e un potenziale alleggerimento dei dazi possano portare a una modesta ripresa. Il DAX tedesco ha subito un calo di 3,5% a causa delle sovrattasse doganali, nonostante la Germania non sia stata colpita direttamente. Anche altri indici europei, come l’Euro Stoxx 50 e il CAC40, hanno mostrato segni di debolezza, con alcune eccezioni come Thales e Sanofi, che hanno avuto performance positive.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha oscillato tra cali e tentativi di rimbalzo, influenzato da dichiarazioni ottimistiche sul possibile ridimensionamento dei dazi. Tuttavia, l’S&P 500 ha registrato un calo dell’1,2%. Il discorso di Trump al Congresso ha toccato tematiche economiche e politiche, provocando preoccupazioni per un rallentamento causato dalle tariffe. In Cina, l’obiettivo di crescita per il 2025 è fissato al 5%, mentre si specula su misure di sostegno per la crescita interna.
Nell’area Asia-Pacifico si avverte un ottimismo cauteloso, con le borse giapponese e cinese in leggero aumento. L’agenda economica di oggi include vari PMI e dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Diverse aziende europee e americane hanno rilasciato notizie finanziarie contrastanti, riflettendo l’incertezza economica generale in corso.