27.4 C
Roma
domenica, 22 Giugno, 2025
HomePoliticaLe riforme urgenti che l'UE non può più procrastinare

Le riforme urgenti che l’UE non può più procrastinare

La tempesta dei dazi sta per finire, e per l’Europa è il momento di riflettere sulla sua situazione. È fondamentale passare dalle parole ai fatti, come indicato nel rapporto di gennaio sulla “Bussola della competitività dell’Unione”. Questo documento mira a ridurre il divario rispetto ai concorrenti globali, con un focus particolare su Stati Uniti, Cina e India. Il secondo mandato di Ursula von der Leyen si propone di trasformare l’Europa, affrontando le inefficienze legate alla produttività e alla fragilità delle catene di approvvigionamento.

Per sfruttare al meglio le opportunità delle nuove tecnologie, è necessario affrontare la digitalizzazione dell’economia e semplificare norme e procedure, che attualmente rappresentano un ostacolo per le imprese europee. Tuttavia, l’obiettivo è complesso e richiede un’armonizzazione delle diverse politiche, bilanciando spese per difesa e incentivi industriali.

Il programma della “Bussola” è ambizioso, con 46 linee di intervento previste tra il 2025 e il 2026, tra cui dieci riforme legislative. Questa mole di lavoro richiede uno sforzo senza precedenti e potrebbe incontrare difficoltà, come dimostrato dal mancato completamento dell’Unione dei Mercati dei Capitali in dieci anni. Le iniziative europee spesso arrivano senza coinvolgere in modo adeguato i governi e i cittadini, generando ostilità.

Per evitare errori passati, è cruciale che tutti partecipino alla definizione delle misure. I governi e i parlamentari europei devono collaborare attivamente per costruire democraticamente un futuro che abbia un impatto positivo sulla vita degli europei.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI