26.7 C
Roma
domenica, 22 Giugno, 2025
HomePoliticaLegge Elettorale: Meloni Riflette, il Pd Accusa un Dialogo Tardivo

Legge Elettorale: Meloni Riflette, il Pd Accusa un Dialogo Tardivo

Al Nazareno, si afferma di non avere informazioni sui pettegolezzi riguardanti una possibile modifica della legge elettorale. Tuttavia, indiscrezioni suggeriscono che Giorgia Meloni stia valutando una riforma che prevede una legge elettorale proporzionale con un premio di maggioranza per la coalizione che supera il 40-42% dei voti, senza collegi uninominali e con una soglia di sbarramento del 3-5%. Meloni intende approvare il premierato durante la legislatura, ma un eventuale referendum potrebbe slittare dopo le elezioni previste per maggio-giugno 2027. Una bocciatura del referendum prima delle elezioni sarebbe devastante, mentre dopo il voto, i rischi sarebbero minori.

Fissare il nome del candidato premier sulla scheda è fondamentale per la riforma e per influenzare l’esito del referendum. La proposta di eliminare i collegi non è ben vista da alleati come Salvini e Tajani, poiché questi garantiscono una rappresentanza eccessiva alle forze minori. Meloni è consapevole che una legge attuale favorirebbe un’alleanza tra Pd, M5s e Avs, il che rende la sua proposta di una legge condivisa con l’opposizione difficile da realizzare.

Il Pd frena, ritenendo che le condizioni per un dialogo sulla riforma non ci siano. Inoltre, la questione della costituzionalità ripropone sfide significative, come nel caso della legge di Calderoli nel 2005. Anche se ci sono spunti di interesse, la riforma è ancora lontana dall’essere concreta. La stabilità del Rosatellum rimane, quindi, attirando voci di cautela all’interno della maggioranza.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI