Francesco Torselli, eurodeputato di Fratelli d’Italia, ha risposto alle dichiarazioni di Dario Nardella, ex sindaco di Firenze, riguardo alla legge sul suicidio assistito approvata dal Consiglio della Toscana. Torselli critica Nardella sostenendo che la legge è stata varata per cercare consensi, ma alla fine risulta inefficace, e invita il governo a non seguire indicazioni da parte del Partito Democratico. Sottolinea che il governo ha un proprio programma elettorale con priorità ben definite, senza lasciarsi influenzare dalle richieste di Nardella. Torselli accusa la sinistra di aver fatto un’operazione di propaganda, affermando che i cittadini toscani sono stati ingannati con la promessa di una legge sul suicidio assistito.
Dall’altra parte, Nardella ha difeso la legge, dichiarando che risponde ai bisogni dei cittadini e che disciplina un diritto fondamentale: la libertà del paziente di decidere in un momento difficile come il fine vita. Nardella, da cattolico, sostiene che regolare il fine vita rappresenti una conquista di civiltà e un’esigenza riconosciuta anche dalla Corte Costituzionale. Ha anche accennato alla possibilità di impugnare la legge da parte del governo, suggerendo che invece di criticare le regioni che cercano di affrontare il tema, Fratelli d’Italia dovrebbe lavorare per una legge nazionale che regolamenti il fine vita a livello nazionale per sostituire l’assenza di una normativa uniforme.