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lunedì, 16 Giugno, 2025
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L’Europa attende l’insediamento di Trump: Mercati in attesa

L’insediamento della nuova amministrazione Trump ha suscitato grande interesse tra gli investitori, poiché il neo-presidente firmerà in giornata numerosi ordini esecutivi. Questi provvedimenti riguarderanno temi cruciali come l’energia, con l’approvazione delle trivellazioni, e le deportazioni di immigrati irregolari. Oggi Wall Street resterà chiusa in occasione del Martin Luther King Day, dopo una settimana positiva per il mercato, con il Dow Jones che è aumentato di oltre il 3,5%. Anche i mercati europei hanno avuto una settimana favorevole, con il Ftse Mib di Milano che ha toccato il massimo dal 2008, registrando oggi un’apertura a -0,32%, a 36.146 punti. Le borse di Francoforte e Londra, anch’esse in rialzo, mostrano una variazione quasi stabile. Sebbene ci sia preoccupazione per i dazi, la posizione degli investitori rimane cauta.

In Asia, le borse hanno registrato guadagni, con Hong Kong in aumento del 1,75% e Tokyo del 1,16%. La recente telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che ha incluso nella discussione anche TikTok, è vista come un segnale di distensione fra i due Paesi. Inoltre, il vicepresidente cinese Han Zheng ha incontrato Elon Musk a Washington poco prima dell’insediamento di Trump.

Venerdì sera, in un’iniziativa senza precedenti, Trump ha lanciato una criptovaluta chiamata $TRUMP, che ha visto un’impennata da 6 a 67 dollari in poche ore, con una capitalizzazione di mercato di 13,2 miliardi di dollari. Sono stati emessi circa 200 milioni di gettoni digitali, con altri 800 milioni previsti nei prossimi tre anni; attualmente, il valore è di 57,8 dollari. Questo avvio delle criptovalute ha giovato anche al Bitcoin, che ha raggiunto un massimo storico sopra i 108.000 dollari. Trump ha promesso di includere Bitcoin tra le valute della riserva strategica nazionale.

A Piazza Affari, i titoli bancari hanno registrato i maggiori rialzi: Banca Mps +1,53% e Unicredit +1,33%, seguiti da Iveco con un aumento dell’1% e dell’11% dall’inizio dell’anno. Le perdite maggiori sono state per Tim, che ha registrato un calo dell’1,68%, e per Enel, in ribasso dell’1,21%.

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