Le librerie sono luoghi centrali nelle vicende dell’arte, ma spesso poco storicizzati. La Biblioteca Marucelliana celebra i centocinquanta anni della Libreria Antiquaria Gonnelli con una mostra a cura di Roberto Maini, Marco G. Manetti, Gloria Manghetti e Maria Beatrice Sanfilippo, accompagnata da un catalogo edito dal marchio. Il fondatore dell’impresa, Luigi, proponeva cataloghi realizzati da filologi, come Giuseppe Manuzzi, socio dell’Accademia della Crusca.
Nello studio di Giovanni Grazzini si delinea un profilo di Ferrante, che gestiva un’altra libreria in via Cavour 50, proprio davanti alla biblioteca, che nel tempo ha acquistato non pochi volumi. Ferrante fu un sostenitore accanito del Futurismo, dopo aver fatto parte del mondo dei Macchiaioli. L’esposizione documenta contatti, relazioni e scelte editoriali, sempre divise tra passato e presente.
Tra le pubblicazioni rilevanti ci sono il ‘Dizionario degli artisti italiani viventi’, a cura di Angelo De Gubernatis, e la prima edizione dei ‘Canti orfici’ di Dino Campana del 1914, con dedica a Ferrante Gonnelli. Il marchio pubblicava autori contemporanei di poesia e prosa, spesso con copertine di artisti importanti del momento.
Tra gli autori in evidenza ci sono Virgilio Giotti, Giannotto Bastianelli, Giorgio Castelfranco, Baccio Maria Bacci. Molti anche i volumi di studi bibliografici, come la ‘Compendiosa bibliografia di edizioni bodoniane’ di Cecil Brooks. Concludono il percorso una sezione dedicata all’attività editoriale curata da Alfiero Manetti e Mariapia Gonnelli, con la nascita di collane di impegno filologico come ‘Papyrologica Florentina’ e ‘Documenti inediti di cultura toscana’ fino all’ultima sezione con le recenti pubblicazioni d’arte.
