C’era una volta Hollywood, simbolo di prestigio e ricchezza, ma oggi il focus dell’industria dell’intrattenimento si è spostato verso il gaming, valore di mercato quasi 200 miliardi di dollari, rispetto ai 60 miliardi di cinema e musica. Nonostante il crescente riconoscimento dei videogiochi come forma d’arte, alcuni rimangono ancorati a preconcetti negativi. Sempre più produzioni cinematografiche e serie TV si ispirano ai videogiochi, con attori che prestano volto e voce a personaggi iconici. Luca Marinelli è uno degli ultimi esempi, scelto da Hideo Kojima per recitare in Death Stranding 2, seguito del celebre titolo del 2019. Marinelli subentra a Mads Mikkelsen, noto per il suo ruolo di Cliff, e porta con sé l’eredità di un’opera che ha affrontato temi significativi come l’isolamento sociale, anticipando la pandemia di Covid.
Kojima ha svelato che la scelta di Marinelli è stata influenzata dalla sua interpretazione in “Martin Eden”. La connessione tra i due è avvenuta tramite un contatto diretto dopo che l’attore aveva espresso il suo apprezzamento per il lavoro di Kojima. Marinelli non è solo, poiché anche sua moglie, Alissa, ha ottenuto un ruolo in Death Stranding 2. Negli ultimi anni, la presenza di attori italiani nei videogiochi è aumentata; Alessandra Mastronardi, per esempio, ha recitato in “Indiana Jones e l’antico cerchio”. Questo settore si dimostra sempre più remunerativo: attori come Troy Baker hanno guadagnato milioni grazie ai loro ruoli. L’attesa per il sequel di Death Stranding è elevata, e Marinelli gode di una crescente visibilità nel dinamico mondo del gaming.