I timori di sconvolgimenti nella corsa all’intelligenza artificiale hanno colpito Wall Street dopo il lancio del modello DeepSeek dalla Cina, che ha rapidamente superato ChatGPT di OpenAI come app più scaricata negli Stati Uniti. DeepSeek ha affermato di aver sviluppato il suo modello, l’R1, a un costo significativamente inferiore rispetto agli investimenti delle principali aziende, in particolare quelle che utilizzano chip Nvidia. Questa notizia ha suscitato preoccupazioni per i colossi tecnologici americani, che si trovano a interrogarsi sulla sostenibilità degli investimenti che ammontano a centinaia di miliardi di dollari nell’IA, di fronte a un concorrente cinese in grado di produrre risultati comparabili a costi dimezzati.
La risposta di Donald Trump non si è fatta aspettare, sottolineando la necessità di intensificare gli sforzi per mantenere la competitività americana. Il contesto di questa situazione include il tentativo del governo statunitense di vietare TikTok e forzare la sua vendita. Figure quali David Sacks e Adam Kovacevich hanno sostenuto che il successo di DeepSeek legittima la ripresa delle politiche più permissive nei confronti dello sviluppo dell’IA. Marc Andreessen ha paragonato la situazione all’epoca Sputnik, ritenendo che la Cina stia rapidamente colmando il gap negli sviluppi tecnologici.
Inoltre, DeepSeek, essendo un’azienda cinese, non ha accesso alle tecnologie avanzate di Nvidia, il che rende la sua affermazione ancora più impressionante. Kathleen Brooks ha avvertito che se la Cina dovesse progredire nell’IA, ci potrebbero essere significative ripercussioni economiche. Nonostante le preoccupazioni, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha sottolineato che l’IA economica può essere vantaggiosa per tutti, facendo anche riferimento all’importanza di monitorare gli sviluppi cinesi.