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L’ultimo sole d’estate

Gianfranco Calligarich, giornalista, sceneggiatore e scrittore triestino, è scomparso ieri, 25 novembre, all’età di 85 anni. Autore riservato e quasi sconosciuto al grande pubblico, la sua figura merita un tributo attraverso il suo romanzo “L’ultima estate in città”, un’opera riconosciuta e ben radicata nella letteratura italiana, ma con un percorso editoriale complicato. Il manoscritto fu lasciato da Calligarich a Natalia Ginzburg, che lo lesse in una notte e ne propose la pubblicazione immediata. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1973 da Garzanti e successivamente ripubblicato nel 2010 da Aragno e nel 2021 da Bompiani.

L’opera di Calligarich vede come protagonista un alter ego dell’autore che si confronta con Roma, la città affascinante e indifferente, mentre cerca di farsi strada nel mondo del giornalismo tra impegni precari e intermittenti. La narrazione è permeata di ironia e affetto verso la città, descritta come sovranamente bella ma occasionalmente generosa solo con coloro che si trovano in situazioni disperate. La trama esplora anche tematiche di potere e opportunità, evidenziando i riti della raccomandazione, le cene eleganti e le donne affascinanti, presentando una visione di una Grande Bellezza privato della sua grandezza, dove il lusso si rivela spesso uno spreco.

Calligarich godette di un breve periodo di celebrità con vendite inizialmente promettenti, ma la fortuna non lo accompagnò a lungo, limitando le pubblicazioni successive. La sua carriera abbracciò anche il mondo televisivo, scrivendo sceneggiati per la Rai, come “Storia di Anna”, “La casa rossa” e “Piccolo mondo antico”. Negli ultimi anni di vita, dopo la ripubblicazione del suo romanzo, vi fu una rinascita della sua produzione letteraria, con titoli come “Posta prioritaria” (2015), “La malinconia dei Crusich” (2016), “Quattro uomini in fuga” (2018), “Privati abissi” e “Una vita all’estremo” (2021).

Che Gianfranco Calligarich riposi in pace, lasciando un’impronta duratura nella letteratura italiana attraverso le sue opere e la sua essenza di narratore.

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