Giuseppe Conte ha ribadito, durante l’assemblea del Movimento 5 Stelle, che il simbolo del partito è “inattaccabile,” sostenendo la sua posizione da avvocato. In un’intervista successiva, ha confermato che il simbolo appartiene al Movimento e ha chiarito che, una volta che gli iscritti avranno votato, il discorso sarà chiuso, lasciando i problemi legali da risolvere in tribunale. Alfonso Colucci, deputato vicino a Conte, ha espresso la sua convinzione che lunedì si inizierà un nuovo capitolo, ma se Beppe Grillo costruirà una battaglia legale, il Movimento risponderà prontamente.
Nel corso dell’assemblea, Conte ha richiamato i dissidenti che avevano intentato cause legali per il vecchio statuto e hanno dovuto affrontare spese processuali. Ha insistito sul fatto che la copertura legale era assicurata a condizione che non ci fosse una rivendicazione sul simbolo. L’avvocato Conte crede che Grillo non abbia margini di manovra sul simbolo, ma Grillo non ha escluso ulteriori azioni, spinto da ex membri del Movimento.
Attualmente, è in corso una votazione online che si conclude domenica sulla modifica dello statuto, compreso il simbolo, con l’obiettivo di raggiungere un quorum di 44.467 votanti su circa 89.000 aventi diritto. Molti nel Movimento sono ottimisti riguardo al superamento del 20% di partecipazione entro stasera, ma ci sono anche preoccupazioni sui risultati finali. Nonostante ciò, c’è una sensazione di unità all’interno del Movimento e Conte non teme una scissione, riferendo che in tre anni non ha sentito proposte alternative da Grillo.
Conte ha espresso un giudizio netto su Grillo, affermando che il suo mito si è consumato e citando il risultato del voto degli iscritti come prova della sua disconnessione dalla comunità. Infine, riguardo a una possibile candidatura del M5S alle prossime elezioni, Conte ha dichiarato che il Movimento si presenterebbe da solo se il Partito Democratico non cambiasse idea su questioni chiave come le armi e la leadership della Commissione Europea. Questi elementi sono per il Movimento discriminanti e fondamentali per la loro coerenza.