Nel 2024 la situazione dello smog nelle città italiane peggiora. Secondo il report annuale di Legambiente, “Mal’Aria di città 2025”, i centri urbani che superano i limiti di polveri sottili PM10 sono passati da 18 a 25 su un totale di 98. La rilevazione è stata effettuata da 50 centraline. Frosinone e Milano detengono il primato negativo, con 68 giorni di sforamenti, seguite da Verona con 66 e Vicenza con 64. Rispetto agli obiettivi europei al 2030, il quadro è allarmante: il 71% delle città risulta fuorilegge per il PM10 e il 45% per il biossido di azoto (NO2). Legambiente sottolinea che sforamenti registrati in più centraline nella stessa città evidenziano un problema diffuso e strutturale in molte aree urbane. L’associazione avverte che con il 2030 vicino, sono necessarie scelte coraggiose e investimenti nella mobilità sostenibile. È importante potenziare il trasporto pubblico e migliorare la vivibilità delle città, creando più spazi pedonali e ciclabili. È urgente anche un intervento sul riscaldamento domestico e sull’agricoltura, riducendo l’impatto dell’allevamento intensivo e integrando politiche su clima, energia e qualità dell’aria. La situazione richiesta è una maggiore attenzione e responsabilità da parte delle istituzioni e dei cittadini per affrontare l’emergenza inquinamento e garantire un ambiente più sano per tutti.