Dopo un inizio settimana caratterizzato da sole e temperature miti, a partire da mercoledì 16 ottobre, l’Italia è investita da un insieme di perturbazioni che porteranno piogge, temporali e forti venti. Le prime regioni colpite saranno quelle del nord, seguite da parte del centro e dalla Sardegna. Venerdì, il maltempo si estenderà anche al sud e alla Sicilia. Le precipitazioni odierne risultano localmente abbondanti, in particolare nel Nord-Ovest, nella Liguria e nella Toscana nord-occidentale. In risposta a queste condizioni meteo, il Dipartimento della protezione civile ha diramato un avviso di avverse condizioni atmosferiche, prevedendo “precipitazioni diffuse e persistenti, anche sotto forma di rovesci o temporali, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana”, accompagnate da rovesci intensi, frequenti fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento. È stata inoltre emessa un’allerta gialla per parte della Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna.
Un vasto ciclone polare, in discesa dal Nord Atlantico, porterà da venerdì 18 ottobre una diminuzione delle temperature in Italia, anche se non si prevede un freddo polare, che invece è atteso verso la fine del mese. La giornata sarà caratterizzata da instabilità e maltempo su gran parte del territorio italiano, con precipitazioni abbondanti non escluse.
Per quanto riguarda le previsioni dettagliate per mercoledì 16 ottobre: al Nord si prevede un calo di pressione, con piogge sparse nel Nord-Ovest e tempo più soleggiato e asciutto nel Nord-Est. Le temperature caleranno leggermente. Al Centro, ci saranno condizioni di bel tempo con cielo poco nuvoloso, e temperature massime fino a 26 gradi. Al Sud, il sole dominerà la giornata con cielo sereno o poco nuvoloso, con massime che arriveranno fino a 28 gradi.
Per giovedì 17 ottobre: al Nord, ci sarà maltempo con cielo coperto e precipitazioni diffuse. Al Centro, il tempo sarà instabile con temporali e piogge diluite. Infine, al Sud, ci sarà tempo asciutto fino a sera, ma con cielo coperto, con l’arrivo di piogge sulla Sicilia occidentale dopo le 20.