Il tribunale di Parigi ha condannato Marine Le Pen e altri otto eurodeputati per appropriazione indebita di fondi pubblici, con frodi che ammontano a 2,9 milioni di euro. Le condanne non sono ancora state rese note, ma le pene potenzialmente includono cinque anni di reclusione, tre dei quali con la condizionale, una multa di 300 mila euro e cinque anni di ineleggibilità immediata. Questo processo riguarda impieghi fittizi al Parlamento europeo, in cui gli assistenti parlamentari del Front National (ora Rassemblement National) si dedicavano in realtà alle attività del partito in Francia, piuttosto che al lavoro per gli eurodeputati. Marine Le Pen, prima della sentenza, ha menzionato la possibilità che Jordan Bardella possa diventare il candidato del partito alle presidenziali del 2027, riconoscendo le sue capacità.
Dal 2014, il Parlamento europeo ha sollevato sospetti riguardo ai presunti impieghi fittizi del RN. Le Pen ha dichiarato di non essere nervosa per la situazione, ma ha riconosciuto l’importanza della decisione della Corte per il futuro del partito. Con la condanna, è previsto un ricorso in appello che potrebbe allungare il processo di un anno, rendendo la sentenza definitiva non prima della prossima fallita presidenziale. Nel frattempo, Le Pen potrebbe trovarsi immediatamente ineleggibile, complicando il suo percorso verso le elezioni. Il vicepresidente del RN, Louis Aliot, ha sottolineato che, nonostante questa situazione, il movimento non si lascerà scoraggiare e continuerà a combattere per vincere le elezioni.
