Nel 2025, i Musei Vaticani hanno inaugurato una mostra dedicata al legame tra Jacques Maritain e Papa Paolo VI, intitolata “Paolo VI e Jacques Maritain: il rinnovamento dell’arte sacra tra Francia e Italia (1945-1973)”. L’esposizione, visitabile fino al 20 settembre, si colloca tra le Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina, ed è curata da Micol Forti.
L’evento celebra il settantesimo anniversario della nomina di Maritain come Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede e il sessantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II. Maritain, un importante pensatore neotomista, ha stretto una profonda amicizia con Giovanni Battista Montini, già conosciuto a Parigi nel 1924, e i loro scambi hanno influito sul Concilio e sulla visione dell’arte sacra.
Nel periodo in cui Maritain ha ricoperto la carica diplomatica, dal 1945 al 1948, ha promosso un rinnovamento dell’arte sacra in Europa, coinvolgendo artisti di spicco come Chagall, Severini e Rouault. Le opere in mostra includono dipinti, disegni e fotografie, che raccontano le aspirazioni culturali e spirituali di questa epoca.
La mostra espone anche opere donate da Maritain alla Collezione d’Arte Religiosa Moderna, inaugurata da Paolo VI nel 1973. Tra i protagonisti esposti ci sono Maurice Denis, Gino Severini e Henri Matisse, evidenziando l’importanza del dialogo tra arte e fede.
Inoltre, il percorso espositivo fa riferimento a figure come il padre domenicano Marie-Alain Couturier, mettendo in luce le differenze e i punti di incontro tra i vari movimenti artistici e teologici. Questa collaborazione culturale è sostenuta dall’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e da altre istituzioni, dimostrando un impegno condiviso per il rinnovamento dell’arte sacra.