Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, custode dei Bronzi di Riace, e il GAL Terre Locridee avviano un progetto per valorizzare il patrimonio culturale della Locride, promuovendo un turismo esperienziale che integri cultura, tradizioni e gastronomia. Il fine è creare un sistema che connetta questi elementi, sottolineando l’importanza dei reperti archeologici come simboli identitari della storicità e dell’arte dell’area.
L’accordo, presentato in una conferenza stampa, rappresenta un’opportunità per legare la tutela del patrimonio culturale allo sviluppo socio-economico. Mentre il MArRC si occupa di conservazione e valorizzazione, il GAL Terre Locridee si impegna attivamente nello sviluppo locale, illuminando anche siti meno conosciuti. La presentazione ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali, evidenziando l’intenzione di collaborare con altri musei e GAL calabresi.
Il direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, ha spiegato che questo accordo mira a espandere l’influenza del museo oltre i confini di Reggio, sottolineando l’importanza di integrare vari musei e offrire biglietti e-card facilitarne l’accesso. Francesco Macrì, presidente del GAL, ha enfatizzato l’importanza del legame tra archeologia, musei e turismo, mentre altri partecipanti hanno sottolineato come la collaborazione possa favorire un turismo più sostenibile.
L’iniziativa prevede inoltre la creazione di itinerari che connettano cultura e ambiente, valorizzando il patrimonio artistico e gastronomico della regione. Con questo approccio sinergico, MArRC e GAL Terre Locridee pongono le basi per un modello creativo di promozione culturale, attraendo visitatori desiderosi di scoprire tesori nascosti.